
“Chiuso per sciatica” è il particolare cartello che ho trovato sulla saracinesca di un negozio nel centro storico di Roma.
È la saracinesca di un barbiere. E questo cartello mi ha dato lo spunto per l’articolo di oggi.
Parliamo ancora di postura
In questo articolo avevo già parlato di sciatica e di colpo della strega introducendo il concetto di fascia e vulnerabilità del “vestito” fasciale.
Troppo spesso, però, siamo portati a credere che il nostro mal di schiena nasca all’improvviso perchè ci giriamo sul sedile dell’auto o perchè solleviamo una busta pesante.
Queste sono solo degli inneschi che in realtà scatenano situazioni che erano pronte a “esplodere” da mesi, se non da anni.
E cosa c’entra la postura? E il barbiere?
Mentre in passato la vita quotidiana era più attiva e varia ed erano più rare le sindromi legate alla postura, oggi le attività lavorative sono decisamente più statiche e routinarie.
C’è chi sta sempre seduto (ad esempio l’impiegato) e chi sta sempre in piedi, come il barbiere.
C’è chi sta sempre ruotato verso un lato (chi lavora alle casse di un supermercato o lavora all’ufficio postale) e chi sta sempre allineato al monitor (i videoterminalisti).
Postura prolungata: che succede?
Il nostro vestito fasciale è soggetto a tutte quelle sollecitazioni che ne riducono o ne modificano l’elasticità. Quindi, se il vestito lo laviamo male o lo usiamo troppo, prima o poi si consumerà o si strapperà.
E se il vestito non lo uso?
SI rovina lo stesso! Il tessuto connettivo, che sarebbe la stoffa con cui è fatto il nostro vestito fasciale, reagisce sia a movimenti ripetuti o errati ma ancor più reagisce a tensioni prolungate.
Immaginiamo che tensione può imprimere sui polpacci e sulla muscolatura della colonna vertebrale un barbiere che, per 10 ore al giorno, lavora in piedi con le braccia sollevate!
Allo stesso modo, l’impiegato che sta sempre seduto alla scrivania costringerà ad una tensione eccessiva le zone fasciali del collo e delle spalle.
Ancora più complessa sarà la situazione in cui la tensione viene impressa su più zone.
Esempio alla Scrocknroll?
L’elastico.
Un elastico si rompe perchè lo si tende troppo. Oppure perchè lo si lascia teso troppo a lungo.
Avete presente quegli elastici che tengono fermi dei fogli arrotolati? Dopo troppo tempo, basta sfiorarli perchè si spezzino.
Se invece l’elastico viene utilizzato in modo adeguato svolge il suo dovere per un bel po’ di tempo
Quindi? Quale è la soluzione?
Innanzitutto, se possibile, modificare spesso la propria postura. Ovviamente un barbiere non potrà tagliare i capelli ai clienti da seduto ed un videoterminalista non potrà lavorare al computer stando in piedi.
Chi lavora spesso seduto può, ogni 40/50 minuti, alzarsi e fare qualche passo. In questo modo, la tensione potrà essere ridotta e ridistribuita in modo meno fastidioso.
Chi sta spesso in piedi può cercare di ripartire il peso in modo alternato sui piedi e cercare di muoversi.
Mi rendo conto che questi consigli non sono la soluzione e che ci sono mille sfumature delle quali tener conto.
L’importante è comprendere che prendersi cura della propria postura è necessario per evitare gli “strappi nel vestito muscolare” e di dover tener chiuso il negozio per sciatica!