la scomparsa del paziente e miglioramento della sintomatologia!

miglioramento della sintomatologia

Oggi parleremo, in modo più o meno scherzoso, di come capire quando il paziente è guarito dal problema che lo aveva portato da noi.

AVVERTENZA: è una narrazione scherzosa che riguarda la mia esperienza come fisioterapista ed osteopata. Quindi, essendo scherzosa, ci saranno aspetti che verranno trattati in modo molto lieve

Quando il paziente ha mal di schiena/mal di collo/dolori alle ginocchia, partono una serie di telefonate e messaggi che rasentano lo stalking.

Più di una volta mi è capitato di ricevere telefonate in giorni festivi o dopo le 22…(provate a chiamare un medico dopo le 22 o di domenica: vedrete la reazione…ma la differenza nei rapporti tra medico e fisioterapista la vedremo un’altra volta).

E, a quel punto, troviamo due tipi di pazienti:

  • quelli veramente sofferenti che accettano qualunque appuntamento, in qualunque luogo, a qualunque orario
  • quelli che…”eh, ma domani c’ho da fare” “eh, ma è troppo lontano”

Il nostro paziente è del primo tipo: accetta senza problemi l’orario e il luogo dell’appuntamento.

Arriva 10 minuti in anticipo, solitamente sfora l’ora di trattamento perchè ci tiene a raccontarci tuttotuttotutto e ad essere rassicurato su tuttotuttotutto.

A questo punto inizia il mistero.

Il miglioramento della sintomatologia e la scomparsa del paziente.

Se siamo stati bravi, il paziente noterà un sensibile miglioramento del suo dolore il giorno dopo. E, magicamente, scomparirà.

Il paziente scompare NONOSTANTE gli sia stato detto che il suo dolore è causato da una situazione posturale che NON SI PUÒ risolvere in una seduta!

(se noi fisioterapisti fossimo in grado di risolvere dolori legati a posture sbagliate mantenute per anni, la parcella avrebbe svariati zeri.)

Il paziente scomparso, nel 75% dei casi, ricompare tra i 10 e i 15 giorni dopo.

Vi dirà che è stato benissimo, che c’era stato il mitico “miglioramento della sintomatologia”, che il dolore era quasi scomparso del tutto, che è riuscito addirittura a fare 3 lezioni di power cardio energy fit (!!!) ma che purtroppo è tornato!

Stavolta, nonostante si sia reso conto che il nostro intervento è in grado di modificare in meglio il suo dolore, sarà molto più “schizzinoso” (o, per dirla alla americana, “choosy“)quando gli verranno proposti orari e luoghi.

Questa scherzosa narrazione si ripete ormai con cadenza fissa: un paziente ti chiama in emergenza->viene da te come andrebbe a Lourdes->migliora ma non troppo->scompare->peggiora->ritorna->migliora ma non troppo….

Insomma…cari colleghi e care colleghe, non disperatevi. Il paziente, spesso, è un fantasma: appare/scompare/riappare.

Ma come nei film di suspence…PRIMA O POI TORNA!