Di chi è la cellulite?

cellulite
l'arancia e la sua buccia...

CELLULITE!!!!

L’articolo di oggi inizia con una domanda particolare che “nasconde” due argomenti.

Il primo è proprio la cellulite: ma spiegata in modo che sia chiaro a tutti il perché si formi e se ci sono soluzioni.

Il secondo argomento è un cavallo di battaglia di Scrocknroll: ovvero, i ruoli e le competenze nell’ambito medico e paramedico.

Cosa è la cellulite?

Per evitare discussioni e polemiche (già vedo in lontananza schiere agguerrite pronte a darmi addosso…), userò la definizione che ho trovato sul sito della Biblioteca Nazionale Statunitense di Medicina:

 

“La cellulite è grasso che si raccoglie in tasche situate appena sotto la superficie della pelle . Esso si forma attorno ai fianchi, cosce e glutei . I depositi di cellulite fanno sì che la pelle sembri bucherellata.”

cellulite

ed ecco come si forma la cellulite…

Quindi la cellulite è grasso.

 

Ok. È grasso sottocutaneo che fa delle erniazioni attraverso il connettivo ed il tessuto sottocutaneo.

 

Ma la cellulite è una malattia?

Non è ancora chiaro. José Maria Pereira de Godoy , nel 2012, l’ha definita come “la non malattia più investigata”.

C’è chi dice che è solo un inestetismo (e quindi va trattato come tale) e chi invece, basandosi sulla genesi e su alcuni sintomi (quale il dolore delle zone al tatto o l’accumolo di adipe) preferisce inserirla all’interno delle malattie vere e proprie.

Come viene la cellulite?

Il sito della biblioteca staunitense è abbastanza chiaro:

“I tuoi geni possono avere una rilevanza notevole nella genesi della cellulite. Altre cause che possono favorire o meno la cellulite, sono:

  • l’alimentazione
  • cambiamenti ormonali
  • disidratazione
  • disturbi linfatici e del microcircolo

 

 

In pratica, non esiste una sola cosa che fa venire la cellulite. Così come non esiste una sola cosa che la faccia passare o sparire…

 

E quale sarebbe la spiegazione semplice alla Scrocknroll che riguarda la cellulite?

 

Eccola!

Abbiamo già detto che la cellulite ha numerose cause.

Tante cause, in fin dei conti, significa che non esiste UNA SOLA CAUSA e, quindi, non è possibile che esista UNA SOLA CURA PER LA CELLULITE.

 

Quindi, l’unico modo è un approccio multidisciplinare che tenga conto delle varie cause e quindi faccia riferimento a varie figure dell’ambito medico e riabilitativo.

Sempre la nostra cara biblioteca nazionale americana fornisce alcune indicazioni.

Ad esempio, secondo loro, nessuno dei trattamenti attuali (perdita di peso, esercizi, massaggi, creme, integratori e chirurgia) ha dimostrato di essere efficace nell’eliminare definitivamente la cellulite.

Aiuterebbe, però, uno stile di vita sano, attraverso il quale:

  • fare una dieta variata e ricca di fibre, vegetali e frutta
  • idratarsi adeguatamente bevendo molto
  • fare dell’esercizio fisico regolare
  • mantenere un peso salutare (evitare le diete yo-yo)

 

Quindi, ora sapete che NON ESISTE NESSUN PRODOTTO NÉ ALCUNA TECNICA MIRACOLOSA E DEFINITIVA.

Però sapete anche che ci sono numerose cose che potete fare per contrastare e limitare la cellulite.

Torniamo ora al titolo.

 

Di chi è la cellulite?

Abbiamo elencato alcune delle cause o delle situazioni che possono favorire o aumentare la presenza della cellulite.

Molte di esse sono riferibili al campo della medicina (problemi ormonali, genetici, vascolari, linfatici.

Per questo motivo, forse, è più adeguato rivolgersi a specialisti dell’ambito medico e, in seconda battuta, a fisioterapisti che possano applicare tecniche quali i bendaggi vascolari o il drenaggio linfatico manuale.

 

E l’estetista? Eppure mi fa lo sconto…10 massaggi per combattere la cellulite al prezzo di 8!

 

Vi faccio un’altra domanda: ma se la crema o il massaggio funzionassero così bene e bastassero ad eliminare in modo definitivo la cellulite…ci sarebbero ancora persone con la cellulite?

Se bastassero 10 massaggi e 4 pasticche…tutti avrebbero debellato la cellulite.

E invece lei sta ancora lì.

Quindi, per tornare alla domanda iniziale, attenzione!

Un massaggio ed un linfodrenaggio estetico possono aiutare ma NON SONO LA SOLUZIONE.

Se i fattori sono tanti (e nessuno è predominante sugli altri), anche i trattamenti potranno essere tanti…e nessuno avrà mai il primato di eliminare la cellulite!

 

Buonasera dottore…

dottore

Il dottore. Ovvero: il camice non fa il fisioterapista

 

Questa è una riflessione che mi frulla in testa da tanto tempo…

Oggi ho deciso di mettere giù qualche pensiero.

Che bella la parola “dottore”. Evoca immediatamente professionalità, precisione, pulizia, esperienza.

O no? Forse evoca anche spocchia, supponenza, superbia e difficoltà nell’ascoltare.

Beh, nel campo medico sono vere entrambe le cose.

Spesso il termine “dottore” viene usato per tenere a distanza le persone. Per creare uno spazio da non superare. E quando non basta il titolo, ci si mette un bel camice ed una bella scrivania. Così lo spazio è ben delimitato.

Da un lato il dottore, avvolto nel camice e protetto dalla scrivania (e magari anche dal monitor del pc). Dall’altro il paziente, con i suoi dolori, le sue radiografie e la paura di disturbare o di importunare.

Purtroppo questa situazione si verifica spesso anche con i fisioterapisti e gli osteopati. C’è una sorta di voglia repressa di essere dottori.

Da quando la riforma universitaria ha trasformato i titoli triennali in lauree, in molti si sono affrettati a rifare biglietti da visita e siti internet ponendo la parola “dottore” in bella mostra.

Ma chi può usare il titolo di dottore?

Il titolo di “dottore” spetta ai laureati che abbiano conseguito una laurea di durata triennale o un diploma universitario della stessa durata (Legge n. 240/2010 art. 17 comma 2 Riforma Gelmini).

Il fisioterapista è a tutti gli effetti un dottore.

La parola “dottore”, quindi, si riferisce al fatto che uno studente abbia terminato i suoi studi triennali e abbia conseguito un titolo.

Non aggiunge professionalità o particolari capacità.

Il laureato di oggi, che pochi minuti dopo la laurea modifica il suo status sui social scrivendo “dottore”, non ha nessuna competenza in più o in meno rispetto a chi conseguiva il titolo 15 o 20 anni fa.

Anche perchè i titoli sono equipollenti…

Ma perchè vi annoio con questi argomenti?

Tutto inizia da un aneddoto di quasi 20 anni fa.

All’epoca lavoravo in una piccola clinica sul litorale pontino. Era il 1998 e all’epoca esistevano i diplomi di fisioterapia.

Non ci si chiamava “dottori”.

Eravamo tutti fisioterapisti.

In questa clinica c’era un collega che tutte le pazienti chiamavano “dottore”. Indossava il camice, mentre molti di noi preferivano la divisa.

Dopo qualche mese, chiesi se questo collega fosse anche laureato in medicina. E mi fu detto che in realtà era dottore in scienze politiche e che dopo la laurea aveva fatto il corso da fisioterapista.

Quindi, in quel caso, la parola “dottore” era giusta. Ma usata in modo confuso.

A distanza di tempo, credo che molti miei colleghi utilizzino la parola “dottore” per salire su di un piedistallo e avere maggior autorità…come se bastasse una parola o un foglio appeso al muro per essere autorevoli o professionali.

Sono 20 anni che ho conseguito il diploma di fisioterapista. E sono fiero di definirlo “diploma” perchè credo che il pezzo di carta sia solo l’inizio del mestiere di riabilitatore.

Qual è il senso dell’articolo di oggi…

Forse nessuno…Non vi ho spiegato nulla di anatomico.

Non ho sfatato bufale o falsi miti.

Non vi ho dato trucchi o idee per salvaguardare la vostra schiena o le vostre ginocchia.

Mi faceva piacere, però, sfatare quest’aura di onnipotenza che talvolta ricopre chi appende qualche foglio al muro, indossa un camice bianco e si fa chiamare dottore.

Concludo con le parole che Alain Bernard, l’osteopata che fondò la scuola EOP di Roma e portò l’osteopatia in Italia, pronunciò in una intervista del 2002.

“L’insegnamento che faccio è una clinica quotidiana e non più un corso teorico dove le teste sono piene ma le mani, purtroppo, molto vuote”

 

Massaggi: istruzioni per l’uso (seconda parte)

massaggi
immagine tratta dal libro "Humour noir et hommes en blanc" di Claude Serre

La scorsa settimana abbiamo cercato di capire chi siano i professionisti che possono eseguire i massaggi, essendone autorizzati.

E abbiamo anche visto che ci sono innumerevoli scuole di massaggi che “insegnano” tecniche e manovre a persone che non hanno alcuna qualifica professionale.

Oggi invece torna Scrocknroll nella sua veste più divulgativa e scherzosa possibile e l’argomento è:

i massaggi sono veramente utili?

Continue reading