EOP: LA scuola di osteopatia

scuola di osteopatia

Scuola di osteopatia: ce ne sono tantissime.

Ma, secondo me, l’EOP (European Osteopathic Project) è quella che si merita l’articolo in maiuscolo.

La scuola di osteopatia e Alain Bernard

Chi era Alain Bernard e perchè è così importante la scuola di osteopatia fondata da lui?

Alain Bernard è stato uno dei primi osteopati a giungere in Italia e a fondare una scuola di osteopatia.

La sua idea, però era decisamente differente e rivoluzionaria.

Si era reso conto che, spesso, gli allievi che uscivano dalle scuole di osteopatia avevano “le teste piene e le mani vuote”. Ovvero, molte nozioni ma poca, pochissima pratica nelle mani.

E così, nel fondare una scuola di osteopatia, Alain Bernard ha sempre voluto che la pratica dell’osteopata fosse al primo posto.

Questo non significa che la teoria venisse relegata a materia secondaria, ma il principio era quello di fare in modo che l’allievo sapesse affrontare VERAMENTE ed EFFICACEMENTE i pazienti che avrebbe avuto al suo studio il giorno successivo al seminario.

Scrocknroll e la scuola di osteopatia

Quando, nel 2009, ho scelto di intraprendere questa strada, mi sono guardato intorno. Roma è una città grande e ci sono numerose scuole di osteopatia. Ma non mi convincevano.

Mi confrontai con alcuni colleghi che frequentavano varie scuole. Ma molto spesso, si trattava di corsi che tendevano a creare dei “saputelli” che conoscevano a menadito l’anatomia microscopica…e poi avevano difficoltà nel trattare una lombalgia o un dolore cronico al piede.

C’era anche il mito dell’osteopata che ti tratta in modo così globale che, per sistemare la caviglia, ti manipola l’orecchio.

Tra tanti c’era un collega, Lanfranco, che frequentava la scuola di osteopatia di Alain Bernard.

E lui mi parlò dell’approccio di Alain che era molto diverso.

La scuola di osteopatia: globale, si…ma con raziocinio

Per dirlo in modo semplice, l’approccio di Alain al paziente era questo (mi scuseranno gli allievi diretti se magari semplifico troppo…ma il mio “lavoro” è far capire alle persone le cose in modo facile):

se un paziente va dall’osteopata per un dolore al piede, l’approccio deve essere intelligente. Non servirà a nulla, infatti, un approccio troppo globale se il paziente ci ha detto che 3 giorni prima ha preso una “storta” alla caviglia. Così come sarà altrettanto inutile concentrarsi sulla caviglia se dall’anamnesi è emerso che il paziente soffre da almeno 5 anni di quel dolore al piede.

Alain Voleva che l’osteopata “affrontasse” il problema del paziente su più fronti:

  • una attenta anamnesi dalla quale capire i “punti deboli” del paziente
  • una osservazione che non tralasci nessun segmento corporeo
  • una serie di test che possano confermare una eventuale ipotesi diagnostica

Alain Bernard voleva che le mani e la testa fossero collegate.

E lo ha insegnato a decine di allievi. Per anni. Senza mai perdere la passione e la voglia di insegnare.

 

Purtroppo Alain Bernard è scomparso prematuramente nel 2005.

Ma il suo insegnamento è stato come un seme gettato in un terreno fertile: tutto ciò  è passato ai suoi allievi che ancora oggi insegnano all’EOP e portano avanti questa idea di osteopatia.

Paolo La Valle e Dario Vitale continuano a parlare di osteopatia in modo “intelligente” e a trasmettere quella che è stata la missione e l’idea di Alain Bernard: in modo che gli allievi possano diventare degli osteopati con “le mani piene”!

Se volete saperne di più sulla storia dell’osteopatia in Italia, potete leggere questo articolo.