
Mettete a posto i libri di storia: i crociati di cui parliamo oggi non sono quelli guidati da Goffredo da Buglione, ma quelli che stanno dentro alle nostre ginocchia.
I legamenti crociati sono più diffusi di Lady Gaga e di Brad Pitt: pensate che ne abbiamo quattro a testa!
Alla domanda “dove stanno?” possiamo rispondere in modo rapido con un’immagine
Se invece la vostra curiosità è ” a cosa servono”, allora Scrocknroll si rimbocca le maniche e ve lo spiega in modo facile facile.
In biomeccanica, la funzione dei legamenti crociati (anteriore e posteriore) è di funzionare come “freni di fine corsa”: ovvero, servono a limitare lo slittamento posteriore ed anteriore della tibia rispetto al femore, soprattutto nelle sollecitazioni improvvise.
L’esempio che vi porto è abbastanza grossolano, ma serve a capire questa funzione di “controllo” a fine corsa.
Immaginiamo i bloccaporta: il loro scopo è quello di evitare che una porta, con un colpo di vento improvviso, sbatta contro il muro o si chiuda di colpo.
In un modo simile (ma vi ricordo che oggi vi porto un esempio molto sui generis), i legamenti crociati controllano e stabilizzano i movimenti del ginocchio.
Ovviamente, quando i cambi di direzione o i movimenti sono eccessivamente o se ci sono traumi diretti sul ginocchio bruschi, i legamenti crociati si “arrendono” e si rompono.
Mi fa piacere ricordare che lo spunto per questo articolo è venuto dal mio collega Vigliano De Cupis, responsabile del Medical Sangallo di Anzio.
I crociati del Medical Sangallo!
Grazie Renzo.E’ un onore essere citato.