Chinesiologia: chi era costei?

Ogni tanto vado a vedere quali sono le parole più digitate sui motori di ricerca che fanno saltar fuori Scrocknroll.

E, spessissimo, esce fuori la chinesiologia.

“Differenza tra chinesiologia e osteopatia”

“Chi pratica la chinesiologia?”

“Chi è il professionista chinesiologo?”

Oggi ho contato che nel mese di febbraio 2017 per ben 12 volte il mio blog è uscito fuori perchè venivano cercate informazioni sulla chinesiologia.

Chi mi segue sarpà certamente che ne ho parlato più e più volte. Però sembra che in giro ci sia una confusione generale. (per questo nel titolo cito Don Abbondio da “I Promessi Sposi”)

So che forse annoierò alcuni di voi ma oggi voglio tornare su questo argomento.

Chinesiologia: chi era costei?

Che cosa è la chinesiologia? Il vocabolario Treccani la chiama “cinesiologia” e la definisce come

Disciplina che ha per scopo di guidare le attività motorie dell’uomo con orientamento formativo, ricreativo e sportivo, o correttivo; coincide in gran parte con l’educazione fisica.

Analizziamo questa definizione.

 

Chinesiologia: orientamento formativo, ricreativo e sportivo.

La chinesiologia si occupa della formazione dell’aspetto motorio di bambini, giovani ed adulti attraverso il “movimento razionale attivo” . Quindi, per occuparsi di ciò, il chinesiologo deve avere una formazione adeguata ed approfondita.

E arriviamo al punto cruciale: quali titoli di studio portano alla chinesiologia.

Chinesiologia: qual è il titolo di studio?

La risposta è breve e univoca: è all’interno di questo disegno di legge.

Articolo 1, comma 2

Per l’esercizio dell’attività professionale di chinesiologo di base è necessario il possesso della laurea in scienze delle attività motorie e sportive, classe di laurea L-22. Con accordo stipulato in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, da adottare entro tre mesi dall’entrata in vigore della presente legge, sono stabiliti i criteri per il riconoscimento dei titoli equipollenti ai fini dell’esercizio della professione di cui al comma 1.

Quindi, quando questo disegno di legge andrà in porto, solo chi ha il titolo triennale o magistrale in scienze motorie potrà usufruire del titolo di “chinesiologo”.

Chinesiologia: e in attesa della legge?

Già. In attesa della legge?

Diciamo che se un disegno di legge indica come “chinesiologi” i laureati in scienze motorie forse una idea ce la possiamo fare!

Facciamo un piccolo elenco alla Scrocknroll.

NON POSSONO DIRSI CHINESIOLOGI:

  • laureati/e in fisioterapia
  • diplomati/e in estetica

Le professioni sopracitate hanno però i loro ambiti e le loro competenze.

Chinesiologia: e chi trovo nelle palestre o nei centri fitness?

Già…chi troviamo nella sala pesi o alla lezione di power gym/total crunch/fitball/cardiostrike?

Purtroppo esistono associazioni e scuole che propongono corsi aperti A CHIUNQUE che concedono il titolo di ISTRUTTORE DI FITNESS.

Voi vi chiederete:”Ma per partecipare a questo corso devo avere una laurea in scienze motorie?”

No…basta questo

chinesiologia

Ciò significa che il corso di istruttore (ossia una persona che poi dovrà dirti come-quanto-quando-perchè fare determinati esercizi) è aperto anche a chi, fino al giorno prima, lavorava in un ufficio o in una falegnameria (con TUTTO IL RISPETTO per gli uffici e le falegnamerie!)

Il corso dura 6 giorni. E in 6 giorni, magicamente, si diventa esperti di anatomia, fisiologia, teoria e tecnica dell’allenamento sportivo.

Chinesiologia: approfondiamo!

Vi lascio i compiti per casa?

Cercate voi sul web le scuole che propongono corsi per istruttori e guardate quante di queste limitano l’accesso ai laureati in scienze motorie.

Poi fate un altro gioco: vedete quale titolo rilasciano.

Un indizio…

Guardate  cosa si legge  riguardo i titoli rilasciati in una di queste scuole..

Al termine del corso (16 ore-un weekend) viene rilasciato un attestato di partecipazione riconosciuto da XYZ, ente nazionale di promozione sportiva riconosciuto dal ZZZ dal XXX.

 

Ho appositamente coperto ogni riferimento ad associazioni ed enti perchè vorrei che si focalizzasse l’attenzione su “ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE”.

Nella mia mente, un ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE è una attestazione (perdonate la ripetizione) che il tizio era lì in quei giorni. Che può voler dire anche che il tizio era lì ma giocava con lo smartphone.

Qualunque cosa facesse il tizio, non gli hanno dato un titolo abilitante all’esercizio della professione di istruttore.

 

Fate i compiti a casa…e attenti al chinesiologo!