Artrosi: rieccola! (avevamo dubbi?)

artrosi

Ebbene si: anche oggi Scrocknroll si occupa dell’artrosi.

Stavolta proverò a farlo a mo’ di twitter: cercherò di usare frasi brevi, autoconclusive e che possano essere rigirate dai miei fans quando capiterà l’occasione.

 

PREMESSA FON-DA-MEN-TA-LE!   

In questo articolo semplifico e accorcio molte cose…e lo faccio per rendere più agevole la comprensione. Se vi

interessa la spiegazione scientifica completa…fatemelo sapere!

 

 

Cos’è l’artrosi?

“L’artrosi è un’alterazione degenerativa di un’articolazione nel suo complesso, caratterizzata da lesioni progressive della cartilagine articolare e dell’osso sottostante, che provoca un grado variabile di limitazione funzionale e ha un impatto negativo sulla qualità di vita.”

tratto dal sito del Ministero della Salute

 

Perché si verifica l’artrosi?

l’artrosi è una degenerazione su base prevalentemente meccanica. Quattro gli scenari più comuni.

– usura legata all’età

– usura dopo una patologia dell’articolazione

– usura legata a un utilizzo eccessivo

– usura legata a un utilizzo sbagliato

 

Esempio Scrocknroll:

l’utilitaria…

artrosi

Se la usiamo nel traffico urbano e ci si fa qualche gita, la nostra utilitaria durerà parecchi anni e le dovremo fare una manutenzione ordinaria.

 

Se la nostra utilitaria fora uno pneumatico e non lo ripariamo o lo ripariamo male, avremo problemi non indifferenti.

 

Se con l’utilitaria facciamo tutti i giorni Roma-Milano per 20 anni, la nostra utilitaria richiederà una manutenzione più frequente e non sempre risolutiva.

 

Se con l’utilitaria trasportiamo sacchi di cemento, la manutenzione ordinaria potrebbe non essere sufficiente. E nemmeno quella straordinaria.

 

Si può curare l’artrosi?

 

No. L’artrosi non si cura. Una volta rovinata, la cartilagine (che non ha supporto sanguigno, linfatico e nervoso) non è in grado di rigenerarsi. E anche se avviene, si tratta di un tessuto che differisce dall’originale e non sempre può adempiere i compiti richiesti.

 

Cosa si può fare per prevenire l’artrosi?

Se non possiamo intervenire sull’età o su determinate patologie (ad esempio tutte quelle che sviluppano reazioni infiammatorie nell’articolazione), abbiamo la possibilità di influenzare in modo positivo la vita delle nostre articolazioni.

 

Ad esempio, controllando il peso corporeo e il conseguente carico-sovraccarico.

Ricordiamoci che 8/9 kg in più equivalgono a una confezione da sei bottiglie di acqua minerale.

8/9 kg in più, quindi, significano indossare ogni giorno e per tutto il giorno una confezione d’acqua a mo’ di zainetto.

 

Un altro asso nella manica è un modo sano di gestire l’attività sportiva.

Niente sport= non va bene

Troppo sport= non va bene

Una vita attiva con una pratica sportiva moderata= OK!

 

Che si fa se l’artrosi è già arrivata?

Indietro non si torna. Però si può modificare lo stile di vita e evitare di andare avanti..o almeno rallentare la progressione!

 

Se l’artrosi provoca disturbi, si può provare a ristabilire un equilibrio tra le strutture fasciali del corpo affidandosi alla rieducazione posturale secondo Mezieres.

Anche perché un segmento che funziona male creerà una serie di compensi e disfunzioni in zone anche molto distanti che a loro volta combineranno altri problemi.

 

Se la ruota della nostra utilitaria è sgonfia e non la ripariamo rapidamente e in modo adeguato…non meravigliamoci se poi, dopo qualche mese, l’automobile non andrà dritta o consumerà in modo anomalo le pasticche dei freni!

Bufale…o falsi miti?

falsi miti

La rete è ormai diventata il contenitore ufficiale di numerose bufale e il megafono per falsi miti.

(mi permetto di citare il sito BUTAC…vero e proprio smascheratore di bufale della rete!)

Nel mio piccolo, vorrei porre l’attenzione su quelle che sono le bufale nell’ambito osteopatico e fisioterapico.

Oggi comincio con quelli che io chiamerò “ausili miracolosi”.

Falsi miti: la schiena dritta

Basta fare un po’ di zapping per trovare reclamizzato ovunque un ausilio che promette le seguenti cose:

– aiuta a raddrizzare le spalle e la schiena

– allevia i dolori muscolari

– allevia i dolori cervicali

Di cosa stiamo parlando? Di una specie di “gilet” da indossare che, attraverso un incrocio di fasce più o meno elastiche, dovrebbe sostenere e aiutare la muscolatura della colonna dorsale.

Perché è un falso mito?

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Il barbiere con la sciatica: quando la postura sbagliata viene mantenuta troppo a lungo

postura

“Chiuso per sciatica” è il particolare cartello che ho trovato sulla saracinesca di un negozio nel centro storico di Roma.

postura

È la saracinesca di un barbiere. E questo cartello mi ha dato lo spunto per l’articolo di oggi.

Parliamo ancora di postura

In questo articolo avevo già parlato di sciatica e di colpo della strega introducendo il concetto di fascia e vulnerabilità del “vestito” fasciale.

Troppo spesso, però, siamo portati a credere che il nostro mal di schiena nasca all’improvviso perchè ci giriamo sul sedile dell’auto o perchè solleviamo una busta pesante.

Queste sono solo degli inneschi che in realtà scatenano situazioni che erano pronte a “esplodere” da mesi, se non da anni.

E cosa c’entra la postura? E il barbiere?

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O la borsa o la vita!

borsa

Pensavate (o speravate) di esservi liberati di Scrocknroll?

Invece no! Ho solo preso una piccola pausa nella quale ho avuto modo di pensare a questo articolo.

In passato abbiamo parlato di zainetti scolastici: oggi parliamo di borse per adulti.

E lo spunto m’è venuto partecipando ad una visita alla mostra “Nutrire l’Impero” organizzata da una guida autorizzata: la dott.ssa Alessandra Mezzasalma.

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I calli…

calli

Oggi Scrocknroll torna a sfatare falsi miti. E quello di oggi riguarda un po’ tutti.

Parleremo di calli.

Non delle viuzze della meravigliosa Venezia, ma di quelle fastidiose ed antiestetiche protuberanze che si ritrovano su mani e piedi.

Per parlare dei calli sulla pelle dobbiamo tornare a parlare di plasmabilità del corpo umano e del rapporto tra forma e funzione del nostro corpo (vi ricordate l’articolo che si intitola “Kalokagathìa”?).

La pelle, pur avendo un’origine differente rispetto al tessuto connettivo, risponde in modo simile agli stimoli meccanici.

Il connettivo, ad esempio, reagisce agli stimoli meccanici modificando la propria struttura cellulare, verso un ispessimento o una riduzione dell’elasticità (parleremo in un altro articolo di una di queste modificazioni: la spina calcaneare).

E la pelle in che modo si modifica?

E come entrano in relazione l’osteopatia, la rieducazione posturale Mezieres e i calli?

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