Gli attrezzi correggi-postura: funzionano o no?

attrezzi correggi-postura

Oggi comincia l’anno scolastico di Scrocknroll: punteremo, come sempre, sulla spiegazione di determinate cose che riguardano la riabilitazione e l’osteopatia e continueremo a smontare bufale!

Gli attrezzi correggi-postura funzionano o no?

Innanzitutto: perchè parliamo degli attrezzi correggi-postura?

Ne parliamo per due motivi:

1 – i mezzi di informazione sono invasi, in queste ultime settimane, da spot che li reclamizzano

2 – molti pazienti mi chiedono se funzionano e se sia il caso di comprarli

Gli attrezzi correggi-postura funzionano o no?

Ma a cosa servono e, soprattutto, cosa promettono?

In breve: parliamo di tutti quegli ausili che, in teoria, correggono/migliorano la postura. Allo stesso tempo, promettono miracolosi risultati su tutte le conseguenze legate ai difetti posturali.

In questo elenco annoveriamo tutte le varie fasce dorsali e lombari il cui scopo è la riduzione dell’ipercifosi o dell’iperlordosi.

Gli attrezzi correggi-postura funzionano o no?

Ma la cifosi e la lordosi sono patologie?

NO. La nostra colonna vertebrale ha quattro curve fondamentali che devono esistere proprio per permettere la funzione di ammortizzazione.

Due lordosi (cervicale e lombare) e due cifosi (dorsale e sacrale).

Il loro mantenimento è dato anche dal lavoro dei muscoli intrinseci ed estrinseci.

Gli attrezzi correggi-postura funzionano o no?

Se le curve fisiologiche sono mantenute dal lavoro attivo dei muscoli, a cosa serve una “spalliera” che tiene passivamente in linea la schiena?

Vediamolo con un esempio.

 

Immaginiamo una piantina di un albero. E immaginiamo che, per motivi vari, questo alberello inizi a crescere in modo storto. (escludiamo dall’esempio la pianta di ulivo: abbiamo già visto che le sue storture si compensano…e funzionano egregiamente!)

Immaginiamo allora un albero a fusto diritto: diciamo un olmo. (mi perdoneranno i botanici…)

Se cresce storto credo si possano applicare due soluzioni:

  • modificare la zolla che lo contiene o comunque fare in modo di modificare attivamente la sua crescita
  • mettergli sotto una zeppa che lo tenga nella sua crescita sbilenca

Nel secondo caso, l’albero continuerà a crescere in modo diagonale, supportato dalla zeppa che lo sostiene.

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Più l’albero cresce, più sarà storto. E la zeppa lo sosterrà senza dargli alcuna indicazione a raddrizzarsi.

Se, dopo 25 anni, togliamo la zeppa (o semplicemente l’albero raggiunge un peso non più sostenibile), l’albero cadrà giù irrimediabilmente.

Gli attrezzi correggi-postura funzionano o no?

La nostra schiena è come un albero: se gli mettiamo un supporto passivo, non stimoliamo i muscoli e, se usato in modo eccessivo, quando toglieremo il supporto la situazione non sarà migliorata.

Certo, un tutore può essere d’aiuto in determinate situazioni. Ma solo se lo si usa temporaneamente e per poche ore al giorno.

CONCLUSIONE:

Un ausilio può essere utile in situazioni acute

ma non può sostituirsi

al trattamento riabilitativo o alle cure del fisioterapista.