
Shiatzu:
Pratica di terapia fisica, in uso in Giappone da oltre duemila anni, che si avvale di una semplice pressione, uniforme e continua, su determinati punti del corpo (gomiti, ginocchia, piedi), compiuta con le dita ma anche con la palma delle mani; si differenzia dal massaggio, come viene spesso erroneamente definito (che comporta invece energiche, ritmiche manipolazioni), e può agire sul sistema nervoso, circolatorio, muscolare e articolare.
Questa è la definizione che si trova sul vocabolario Treccani.
Ma lo scopo dell’articolo di oggi non è capire cosa sia lo shiatzu ma cercare di capire chi lo può praticare e come difendersi da operatori che non sono abilitati.
Shiatzu: perchè oggi parliamo di questa pratica orientale?
Ieri ho trovato sul parabrezza della mia automobile questo biglietto da visita
E quasi immediatamente ho pensato:”Un’altra bufala?”.
Partendo da un articolo che pubblicai a luglio 2015, analizziamo questo biglietto da visita.
Shiatzu: chi può praticarlo?
In Italia il massaggio è regolamentato in questo modo:
- il massaggio estetico (rassodante, drenante, linfodrenaggio estetico) può essere effettuato SOLO DA PROFESSIONISTI CHE HANNO CONSEGUITO IL TITOLO DI ESTETISTA
- il massaggio sportivo può essere effettuato SOLO DA MASSOFISIOTERAPISTI, MASSAGGIATORI SPORTIVI (attraverso corsi istituiti tramite il Ministero della Salute, le Regioni ed il CONI), E FISIOTERAPISTI
- il massaggio terapeutico (linfodrenaggio terapeutico, massaggio del tessuto connettivale) può essere effettuato SOLO DA FISIOTERAPISTI.
Quindi, a rigor di logica, lo shiatzu dovrebbe essere appannaggio dei fisioterapisti e, entro certi limiti, dei professionisti con titolo di estetista.
In questo bigliettino vediamo che il “massaggiatore” cita un diploma conseguito presso l’AIMA…ma in rete non ci sta alcun riferimento a questa associazione.
Se si cerca, un dato che emerge in modo netto è che L’AGOPUNTURA DEVE ESSERE PRATICATA SOLO DA PERSONALE MEDICO ADEGUATAMENTE FORMATO.
Shiatzu: quanto valgono i diplomi delle scuole di shiatzu?
Per rispondere a questa domanda, ho cercato su Google…e ho sfogliato le pagine di una delle scuole che appaiono per prime.
Non faccio nomi e non metto alcuna immagine o link. Se volete cercate anche voi!
La prima cosa che salta all’occhio è che i docenti sono, per così dire, autoreferenziati. Ovvero: persone che hanno fatto decine di corsi di shiatzu ma non hanno nel loro curriculum alcuna menzione di corsi che si possano ricondurre all’area medico-sanitaria.
La seconda cosa è l’assenza di requisiti specifici per l’ammissione ai corsi. Per cui immagino, ma sono maligno, che questi corsi siano popolati da persone che magari fino a due settimane prima facevano tutt’altra cosa e non hanno la benchè minima idea della differenza tra l’artrosi e l’artrite.
La terza cosa (secondo me la più pesante) è che il titolo rilasciato dalle scuole è un “attestato di frequenza”
Shiatzu: la fantomatica legge n 4 del 2013
In quasi tutti i siti internet delle scuole di shiatzu trovate citata questa legge.
Ve la faccio più semplice: in questa legge si parla della possibilità, per professionisti di una qualunque attività, di potersi regolamentare mettendo su una associazione.
Peccato che le scuole di shiatzu (e non solo loro) omettano il comma 6 dell’articolo 2 che recita
6. Ai professionisti di cui all'art. 1, comma 2, anche se iscritti alle associazioni di cui al presente articolo, non e' consentito l'esercizio delle attivita' professionali riservate dalla legge a specifiche categorie di soggetti, salvo il caso in cui dimostrino il possesso dei requisiti previsti dalla legge e l'iscrizione al relativo albo professionale.
Quindi, i professionisti ai quali si rivolge la legge 4 del 2013 non possono esercitare professioni regolamentate altrove.
Per qaunto riguarda l’articolo 1 ed il comma 2, ecco cosa dice
2. Ai fini della presente legge, per «professione non organizzata in ordini o collegi», di seguito denominata «professione», si intende l'attivita' economica, anche organizzata, volta alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitata abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, o comunque con il concorso di questo, con esclusione delle attivita' riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell'art. 2229 del codice civile, delle professioni sanitarie e delle attivita' e dei mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio disciplinati da specifiche normative.
Shiatzu: ma allora che si fa?
Bella domanda!
Il mio consiglio è quello di prendere queste pratiche con le molle.
Adesso sapete molte cose:
- che le scuole di shiatzu rilasciano attestati di frequenza e non diplomi abilitanti
- che un operatore shiatzu non necessita di particolari titoli o di particolari conoscenze
- che, se assimiliamo lo shiatzu ad una pratica curativa od estetica, gli unici abilitati a praticarlo sarebbero fisioterapisti, massoterapisti e professionisti con il titolo di estetista.
Volete fare una cosa gradita a voi, ai vostri amici e conoscenti? Cercate voi stessi le informazioni che io vi ho dato. Spulciate i titoli e i siti di chi propone questi corsi e queste pratiche.
Divulgate queste informazioni.
Solo la conoscenza e l’informazione corretta ci salverà dall’abusivismo!