Bufale ed abusivismo

bufale e abusivismo

Bufale ed abusivismo…

Ogni tanto sfoglio le statistiche di scrocknroll.it e c’è un dato che mi meraviglia.

Questo blog viene spesso visionato riguardo due argomenti:

  • la figura del chinesiologo
  • la notizia del dolore del parto paragonato, attraverso la VAS, a 20 ossa rotte

Bufale e abusivismo: partiamo dalle bufale

In questo articolo pubblicato a gennaio 2016, ho cercato di trovare una relazione tra la realtà scientifica e la notizia che gira sui social e che dice più o meno questo

Forse non tutti sanno che il corpo umano è in grado di sopportare fino a 4,5 Vas (unità di misura) di dolore.
Ebbene è stato calcolato che al momento del parto, una mamma arriva a porvare fino a 5,7 Vas di dolore.

Proprio così, molto più del normale. Volete un’idea di cosa possa voler dire 5,7 Vas di dolore?

Beh, più o meno corrisponde a ciò che si prova se 20 ossa si fratturano contemporaneamente…

Insomma senza retorica, la conferma che la definizione ‘sesso debole’ riferita all’universo femminile è davvero fuori luogo.

Questa bufala l’ho trovata sulle bacheche di numerosissime persone, anche con titoli di studio superiori! Eppure la bufala colpisce tutti trasversalmente.

Facendo una piccola ricerca in rete, ho ottenuto dei risultati “preoccupanti”. Ovvero: gli articoli che riportano come vera questa bufala sono, numericamente, maggiori di quelli che cercano di sfatare questo mito.

E non è un buon segno: significa che ormai siamo più predisposti a riportare e condividere bufale piuttosto che notizie verificate.

E tutto ciò in un ambito dove la creduloneria diventa il combustibile di una lunga schiera di personaggi che campano portando avanti tesi fantasiose e cure ancor più fantasiose.

Bufale e abusivismo: ora tocca all’abusivismo

Il termine “chinesiologo” è spesso cercato nei motori di ricerca accanto a “chi è”, “cosa fa”, “titolo di studio”.

Quindi significa che ci sta un mondo in penombra dove, grazie all’ignoranza e all’analfabetismo funzionale, chiunque può essere chinesiologo.

Ad agosto, avevo già affrontato questo argomento. Eppure i risultati dei motori di ricerca sono sconcertanti: si continua a cercare il vero significato della professione del chinesiologo.

Ripetiamolo ancora una volta. E stavolta proviamo ad essere molto più sintetici.

Il chinesiologo è quel professionista in possesso del diploma ISEF (Istituto Superiore di Educazione Fisica) o della laurea in Scienze Motorie (IUSM).

Punto.

Basta.

Il chinesiologo ha degli ambiti ben precisi. Ripetiamo anche questi ambiti:

Le attività del chinesiologo riguardano il movimento umano razionale attivo ad indirizzo educativo (ed.fisica nelle scuole), preventivo (ginnastica posturale, di mantenimento, terza età, fitness, ecc.), formativo (ginnastica per bambini, giovani, ecc.), ricreativo (ginnastica con musica, animazione, giochi, ecc.), sportivo (preparazione atletica, allenamenti, ecc.), adattato e compensativo.

(la frase virgolettata è tratta dal sito dell’unione nazionale chinesiologi

Bufale e abusivismo: come ci si difende?

È un’epoca in cui chiunque scrive qualunque cosa e, nella stessa maniera, quesat cosa viene condivisa senza alcun controllo o filtro.

Eppure per difendersi dall’abusivismo e dalle bufale i mezzi esistono.

Basterebbe cercare su siti o fonti autorevoli, come, ad esempio, siti ufficiali o canali autorevoli.

Per esempio, se leggiamo una notizia sugli effetti dimagranti degli impacchi di foglie di cactus, possiamo fare alcune ricerche.

Un sito molto utile per quello che riguarda la ricerca in ambito medico è questo

Pubmed è collegato alla Biblioteca Nazionale di Medicina degli Stati Uniti d’America e agli Istituti Nazionali di Salute. Raccoglie tutti gli articoli scientifici pubblicati in tutto il mondo. È in inglese ma è possibile trovare notizie su moltissime cose.

Scrocknroll si affida a PubMed: se una ricerca è stata pubblicata su una rivista scientifica accreditata, sicuramente si trova su PubMed. E la fonte comincia a diventare attendibile.

Ovviamente, se invece crediamo al complottismo e alle fregnacce tipo “Big Pharma” e “Ipotesi di complotto”…cercheremo notizie su siti che raccolgono le notizie più improbabili con i titoli più allettanti…con l’unico risultato di ingrassare i database dei creduloni.

Per quanto riguarda l’abusivismo, la situazione può essere più complicata.

Però molte professioni hanno degli albi nei quali è possibile fare un ricerca e scoprire se il medico o l’avvocato che vogliamo consultare è un prfoessionista iscritto all’albo o un cialtrone.

A questa pagina, per esempio, è possibile effettuare una ricerca inserendo nome e cognome del medico o del dentista.

Qui, invece, trovate la pagina per la ricerca dell’avvocato

Insomma…rimboccatevi le maniche e spulciate il web.

E se vi dicono che il dolore del parto corrisponde a 20 ossa rotte..mandategli il link di Scrocknroll!

 

stomaco e osteopatia

stomaco e osteopatia

Stomaco e osteopatia.

L’avevo promesso ed eccovi l’articolo che aspettavate!

stomaco e osteopatia: come funziona, così si scassa

Vi ricordate quando avevamo parlato degli studi e delle tecniche osteopatiche di Finet e Williame?

stomaco e osteopatia

Vi faccio un riassunto piccolo e veloce: Finet e Williame sono due osteopati belgi che, attraverso la ricerca scientifica, hanno messo a punto una teoria ed una tecnica di trattamento basata, fondamentalmente, su un principio.

Gli organi interni, sotto la spinta del diaframma, si muovono.

Se si muovono in modo adeguato, la funzionalità è mantenuta.

Se ci sono difficoltà o restrizioni nel movimento degli organi, ci possono essere sintomi sia a livello dell’organo che a livello delle sue relazioni osteo-artro-neuro-muscolari

Tutto questo per dire che se uno stomaco si muove poco, si muove male, o si muove troppo…è normale che ci siano dei sintomi!

stomaco e osteopatia: i vicini di casa

Chi sono i vicini di casa dello stomaco?

Al piano di sopra abbiamo il diaframma toracico e l’esofago. Sullo stesso pianerottolo ci sta il fegato e la cistifellea a destra e la milza a sinistra.

Al piano di sotto, il pancreas e l’intestino tenue. Più sotto il colon trasverso.

Lo stomaco ha anche una comunicazione con un altro “appartamento”: il duodeno!

Inoltre, dobbiamo considerare anche tutti quei legami osteopatici: per cui il legame neurologico con la zona dorsale media, il legame fluidico con l’aorta e la vena porta ed il legame meccanico attraverso la rete connettivale-legamentosa.

stomaco e osteopatia: che fare?

Nell’approccio osteopatico, lo stomaco è spesso legato alle sintomatologie dell’arto superiore sinistro. Ma non per motivi magici o esoterici: semplicemente per tutta questa rete di connessioni connettivali e neurologiche che spesso mettono in relazione la spalla con lo stomaco.

Nel dettaglio: spesso si osservano pazienti con problematiche dolorose alla spalla sinistra che però non hanno una storia di traumi o lesioni.

Sono dolori che non limitano l’articolarità e che non hanno un razionale meccanico. Il rapporto con lo stomaco lo si evidenzia con i test di sospensione o con l’anamnesi.

Un altro argomento che spesso chiama in causa lo stomaco sono le ernie iatali ed il reflusso gastroesofageo. Premesso che l’osteopatia NON GUARISCE LE ERNIE IATALI, spesso è possibile ridurre i sintomi agendo sulle tensioni che modificano la funzionalità del cardias rendendolo meno “chiuso” del normale e favorendo la risalita dei succhi gastrici (che, come abbiamo visto, contengo ACIDO CLORIDRICO!!!!)

stomaco e osteopatia: trattamenti magici?

No. Diciamolo subito.

Quando l’osteopata approccia la regione dello stomaco, lo fa su basi anatomiche e, come nel caso di Finet e WIlliame, su basi scientifiche.

Lavorare in rilassamento il diaframma toracico significa dare delle informazioni a tutte le strutture legamentose di sospensione che mantengono stomaco e fegato appesi come degli abiti sulle stampelle.

Trattare una regione dorsale significa cercare di dare un input differente alla zona neurologica che si occupa dell’innervazione dello stomaco.

Effettuare manovre di drenaggio generale dell’addome ( la thoracic pump, per esempio) serve a stimolare una dinamizzazione del circolo venoso e linfatico che, in questo modo, può aiutare la rimozione di sostanze di scarto che potrebbero avere difficoltà ad essere eliminate!

 

 

Come funziona lo stomaco

come funziona lo stomaco

Oggi ricominciano gli articoli per capire meglio come funziona il nostro corpo.

E, come dice sempre Dario Vitale, “così come funziona, così si scassa e così si ripara”.

Quindi cerchiamo di capire come funziona lo stomaco e come può agire l’osteopatia.

Piccola digressione alla Scrocknroll: lo stomaco lo trovate in macelleria sotto il nome di “trippa”….

 

Come funziona lo stomaco: dove sta? come è fatto?

Lo stomaco è situato alla fine dell’esofago, immediatamente sotto il muscolo diaframma. Si trova tra il fegato e la milza. In modo semplice possiamo posizionarlo dietro e a sinistra della parte finale dell’osso sternale.

come funziona lo stomaco

Lo stomaco ha rapporti anatomici molto stretti anche con il diaframma e con il cuore, che poggia la sua parete inferiore proprio sulla porzione superiore del muscolo respiratorio per eccellenza.

È una cavità (simile ad un otre) che ha due valvole alle estremità:

  • superiormente il cardias, che divide esofago e stomacoa
  • inferiormente (ma dovremmo dire più lateralmente…) il piloro, che divide stomaco e duodeno.

Le sue pareti sono composte da quattro tonache: mucosa, sottomucosa, muscolare e sierosa.

In modo facile, ve le spiego così:

  • mucosa: è la parte dello stomaco che entra a contatto con i cibi ingeriti. Rivestita di cellule che secernono e assorbono numerose sostanze.
  • sottomucosa: composta da tessuto connettivo, serve per sostegno e difesa immunitaria.
  • muscolare: numerosi strati di muscolatura liscia che servono ai movimenti dello stomaco
  • sierosa. sempre connettivo ma questa volta con prevalenti funzioni di sostegno e di movimento

Come funziona lo stomaco: cosa accade quando mangiamo?

Lo stomaco lo possiamo paragonare ad un famosissimo elettrodomestico: il Bimby. (talvolta lo stomaco viene paragonato ad una molazza, ma non è molto carino nè veritiero)

Il Bimby è quel fantasmagorico robot da cucina che , trita, miscela, frulla, scalda, lessa, omogeinizza, pastorizza, manteca…insomma trasforma gli ingredienti in cibo.

come funziona lo stomaco

Lo stomaco fa la stessa cosa…diciamo che la fa in modo eccelso.

Nello stomaco, infatti avvengono sia trasformazioni meccaniche che chimiche. Il cibo ingerito viene mescolato e rimescolato per molto tempo (lavoro svolto dalla tonaca muscolare): e tutto questo mescolamento è subordinato a due fattori.

1 – dimensioni del cibo ingerito: più i pezzi sono grandi, più lo stomaco dovrà lavorare per frantumarli (motivo per cui si dice che la prima digestione avviene in bocca e quindi è necessario e utile masticare bene e a lungo i cibi)

2 – dimensioni del cibo in uscita verso il duodeno: il cibo ingerito (che poi si chiamerebbe bolo…), mescolato e chimicamente trattato, prima di passare nel duodeno (e diventare chimo) deve raggiungere una dimensione ben specifica. Quindi lo stomaco lavora meccanicamente  e chimicamente fin quando il bolo non è adatto al passaggio.

Alla luce di queste due affermazioni, è chiaro che la parte della digestione che avviene nello stomaco è estremamente variabile.

Esempio Scrocknroll…

Immaginate di dover ricavare della granella di nocciole. Avete due materie prime:

  • da una parte delle nocciole sgusciate e pelate
  • da un’altra parte, le nocciole con il loro guscio, ancora attaccate al ramo

Con quali delle due materie prime si ottiene più rapidamente la granella?

(la risposta è ovvia…)

Come funziona lo stomaco: una fabbrica chimica

Lo stomaco compie un lavoro molto importante per la digestione: inizia la trasformazione del cibo in materiale assorbibile.

E tutto ciò grazie alle numerose sostanze chimiche che produce. Vediamone qualcuna.

Composizione dei succhi gastrici:

1 – acido cloridrico: si. Il nostro stomaco produce acido muriatico. E lo fa in gran quantità! Serve alla scissione degli alimenti ingeriti e funge anche da antimicrobico

2 – muco: serve per proteggere lo stomaco da se stesso. La produzione di acido cloridrico è tenuta sotto controllo dalla presenza del muco e degli ioni bicarbonato (altrimenti lo stomaco digerirebbe se stesso!)

3 – pepsina: serve per iniziare a digerire le proteine

4 – lipasi gastrica: inizia la digestine dei grassi

5 – rennina: coagulante delle proteine del latte, facilità il lavoro alla pepsina

6 – fattore intrinseco: favorisce l’assorbimento della vitamina B12

Piccola parentesi sulla vitamina B12: vi dico solo che serve alla produzione dei globuli rossi e della guaina delle fibre nervose. È abbastanza?

Come funziona lo stomaco: bimby o molazza?

Ma allora lo stomaco è una molazza o un Bimby?

Beh, in realtà non è nessuno dei due…

Possiamo dire che si avvicina più al Bimby per le numerose modificazioni che avvengono e che riguardano sia la sfera meccanica che chimica.

Come funziona lo stomaco: consigli per l’uso

Lo stomaco necessita di qualche attenzione che possiamo applicare senza troppe difficoltà.

Innanzitutto, una buona masticazione è fondamentale per agevolare il suo lavoro di mescolamento e di triturazione: se mangiamo in fretta e ingoiando bocconi troppo grandi, chiediamo allo stomaco un lavoro pesantissimo (che si ripercuote sull’intero nostro organismo)

Poi, visti i rapporti intimissimi che ha lo stomaco con il diaframma toracico, è di fondamentale importanza avere una buona funzionalità respiratoria e posturale. Non dimentichiamo che il diaframma si inserisce anteriormente sulle costole ma posteriormente sulle vertebre lombari: quindi una sua libertà di movimento è importante e fondamentale!

Rimanete sintonizzati su Scrocknroll: la prossima volta parleremo del rapporto tra lo stomaco e l’osteopatia!