Cari lettori e care lettrici…vedo nei vostri occhi sorgere la domanda:”Ma perchè Scrocknroll ci parla di zainetti scolastici quando siamo quasi alle vacanze di Natale?”.
Non c’è un perchè. Forse mi sembrava scontato parlarne il 15 settembre!
Ma tanto un figlio va a scuola per minimo 13 anni…quindi abbiamo tutto il tempo a disposizione.
Parto a bomba con una affermazione shock.
LO ZAINETTO NON È LA CAUSA PRIMARIA DELLA SCOLIOSI E NEMMENO DEL MAL DI SCHIENA
Beh? State ancora a bocca aperta? Chiudetela che prendete freddo.
Come vi ho già raccontato la scorsa settimana, la scoliosi viene perchè decide di venire. Toglietevi dalla testa l’idea malsana che lo zainetto o la postura sbagliata a scuola facciano venire la scoliosi.
Perchè il titolo è “la scoliosi” e la foto è quella di un calciatore?
Chi è il calciatore nella foto?
Lo sapete?
No?
Ve lo svelerò alla fine dell’articolo di oggi.
Ma torniamo al titolo…e alla parola più temuta dai genitori.
SCO-LIO-SI
la ripeto? No? Siete abbastanza terrorizzati? Vi siete subito raddrizzati lo schienale della sedia e avete controllato il sedile?
Si? No?
Partiamo dall’inizio: la scoliosi è definita come “deviazione tridimensionale dell’asse della colonna vertebrale” (questa definizione, che mi sembra la più chiara e neutra, è presa dal “Deutsches Ärzteblatt” una rivista medica tedesca).
Quindi, un bel giorno la colonna vertebrale decide di complicarsi la vita ed inizia a deviare in tre direzioni (non una, nè due ma bensì tre direzioni!)
Prima cosa importantissima: il 65% delle scoliosi è IDIOPATICA.
Idiopatica significa che non è conseguente ad altro processo morboso. Ovvero: non è dovuta a cause note.
In pratica, se ti viene la scoliosi non è colpa della bisnonna, non è colpa dell’umidità, non è colpa del computer.
Ti viene e basta.
Il restante 35% delle scoliosi è secondario a cause congenite (malformazioni delle vertebre) e a patologie neuromuscolari.
Oggi, però, Scrocknroll non vuole spiegarvi le cause: anche perchè, essendo per il 65% ignote, sarebbe una faticaccia spiegare cause ignote.
Oggi cercheremo di sfatare una serie di miti e leggende che negli anni si sono tramandati di padre in figlio.
ATTENZIONE! come noterete, non parlerò di zainetti scolastici. Questo tema, infatti, necessita di un articolo a parte!
1 – “Ho la scoliosi perchè zia Adelina c’aveva la schiena tutta storta”
la scoliosi, nella maggioranza dei casi, viene senza alcun motivo.
Inutile quindi prendersela con la zia Adelina o con le sedie della scuola. La scoliosi viene perchè deve venire.
2 – “Il dottore ci ha detto che dopo 4 anni di busto la scoliosi guarisce”
dalla scoliosi non si guarisce
La scoliosi ha un suo decorso ed una autolimitazione anche se non viene fatto niente. Lo sport, la fisioterapia, la cura della postura servono a prevenire problemi secondari alla scoliosi e a rendere più attiva la colonna vertebrale
3 – “Dopo la diagnosi di scoliosi, mi hanno fatto fare nuoto tutti i giorni per 12 anni”
Il nuoto è uno sport praticato in assenza di gravità, quindi non stimola i riflessi posturali e la ricerca dell’equilibrio in posizione eretta. Inoltre, se praticato troppo e male, fa peggiorare la scoliosi. E questa cosa è nota dal 1986! (gli studi su questo paradosso sono di B. Geyer e li trovate sul sito del Gruppo di Studio della Scoliosi).
4 – “Ho la scoliosi perchè da ragazzino stavo tutto storto sul banco di scuola”
la postura degli studenti può influenzare la scoliosi ma non in modo compromettente
5 – “il dottore m’ha detto che mio figlio ha un atteggiamento scoliotico. Dovrà mettere il busto?”
l’atteggiamento scoliotico e la scoliosi sono due cose COMPLETAMENTE DIVERSE. L’atteggiamento scoliotico rientra nei PARAMORFISMI: ossia “scorretti atteggiamenti posturali che hanno origine da squilibri muscolari-legamentosi dovuti prevalentemente ad uno stile di vita sedentario ed a abitudini posturali sbagliate”. Ad esempio, le posizioni scorrette sul banco di scuola.
Quindi, si tratta di situazioni risolvibili e talvolta temporanee.
Dalla scoliosi, quindi, non si guarisce ma si ci può convivere tranquillamente.
Esempio pratico di una situazione in cui un “coso” tutto storto funziona benissimo? L’ulivo.
L’ulivo, nonostante il tronco tutto storto, produce le olive! E la schiena con la scoliosi? Ci sono numerosi studi secondo i quali ci sono numerosissime persone che convivono senza troppi problemi con scoliosi non trattate.
E ora veniamo al quesito iniziale: chi è il calciatore nella foto?
È Manuel Francisco Dos Santos. Detto “Garrincha“. 205 gol in 19 anni di carriera. 12 gol con la nazionale brasiliana. Capocannoniere con quattro reti dei Mondiali del 1962.
Aveva una deformità della colonna vertebrale e una gamba più corta di 6cm.
Stavolta Scrocknroll vi parla di uno dei nemici più cattivi e silenziosi del nostro apparato locomotore e della nostra postura: la forza di gravità.
La forza di gravità costringe le egemonie posturali a variazioni più o meno percettibili ma che nel tempo possono diventare degli ostacoli.
L’enciclopedia Treccani definisce l’egemonia come:”preminenza, supremazia esercitata in qualche settore politico o anche non politico”
A livello posturale, le egemonie principali sono tre:
Mantenimento della Respirazione
Orizzontalità dello sguardo
Organizzazione della postura in condizioni di comfort (Assenza di dolore)
Ora ve le spiego meglio
Mantenimento della respirazione: il sistema respiratorio (che oltre a polmoni e trachea comprende ossa, muscoli, legamenti deputati alla respirazione) deve avere una posizione tale che la funzione sia sempre possibile in modo efficace e valido.
Orizzontalità dello sguardo: gli occhi e la visione dovranno essere sempre posizionati in modo da permettere qualunque tipo di attività della vita quotidiana senza eccessivo dispendio di energie
Organizzazione della postura in condizioni di comfort: possiamo riassumere questa egemonia in una frase “massima resa con minima spesa”.
Quindi, l’eterna lotta tra bene e male in questo caso è tra la forza di gravità e le tre egemonie.
Nel corso della nostra vita, veniamo letteralmente “pressati” verso il suolo dalla forza di gravità e il nostro corpo cerca in tutti i modi di contrastare questa pressione.
Un esempio chiaro per tutti?
C’è stato un famosissimo uomo politico italiano che aveva una curva dorsale mooolto pronunciata…ma il suo problema non era la sua dorsale, ma lo sforzo immane che facevano le vertebre del collo per mantenere orizzontale lo sguardo. Infatti, nelle sue memorie, questo uomo politico parlava spesso di mal di testa e non di mal di schiena!
Volete un esempio più poetico? Vogliamo parlare del classico alberello al quale viene legato il bastone per farlo crescere dritto?
L’alberello non è che cresce storto perchè è un briccone e non vuole bene al contadino…ma cresce storto perchè la forza di gravità lo spinge verso il basso!
FERMI TUTTI! NON PRONUNCIATE LA PAROLA SCOLIOSI! NE PARLEREMO NEI PROSSIMI ARTICOLI!
Torniamo al nostro corpo.
La forza di gravità influenza tutte quelle zone preposte al mantenimento e al controllo della postura: piedi, ginocchia, anche, bacino, colonna vertebrale.
Queste zone, se non vengono adeguatamente stimolate e messe in funzione, attueranno tutta una serie di espedienti per sfuggire alla forza di gravità e la maggior parte di questi espedienti saranno non adeguati!
Un ginocchio valgo, un piede piatto, una lordosi lombare accentuata sono tutte situazioni di “compenso” che il corpo attua.
Le zone di retrazione fasciale (dalle contratture muscolari fino alle famose spine calcaneari), ad esempio, sono punti in cui il tessuto connettivo prova a sfuggire alla forza di gravità attuando tecniche sempre più disperate fin quando il corpo non deciderà di “isolare” certe zone e spostare il compenso altrove.
Che fare allora?
Il modo adeguato di affrontare questa situazione è quello di migliorare la propria postura e l’utilizzo che si fa delle articolazioni. Spesso si incontrano persone che non hanno difetti evidenti eppure soffrono di dolori che si riducono effettuando un miglioramento della loro postura!